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Croazia 03 - 20 Agosto 2005

   

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  Ivanic Grad - Agriturismo Kezele Farm


Abbiamo passato I primidue giorni in un agriturismo nei pressi di Zagabria.

Da qui è possibile visitare la capitale e la parte continentale del Paese.

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Parco Naturale dei Laghi Plitvice


L'autostrada che scende verso il mare è trafficatissima nei giorni estivi
e le code davanti ai 2 tunnel più lunghi possono raggiungere I 20 km nei sabati che seguono o precedono ferragosto,
pertanto abbiamo preferito scendere a Spalato lungo la vecchia statale che attraversa uno splendido altopiano boscoso.

Dopo un centianio di chilometri si incontra il meraviglioso Parco Naturale dei Laghi Plitvice,
che si estende su una superficie di oltre 250kmq e dal 1979 è divenuto Patrimonio dell'Unesco.

La parte più spettacolare del parco è costituita da una serie di laghi collegati tra loro da rapide e cascate,
che si possono visitare viaggiando su battelli elettrici, trenini e passeggiando su passerelle di legno.

La forte concentrazione di plancton rende le acque trasparentissime e davvero densamente popolate.

La parte più nascosta del parco è abuitata da orsi, lupi, gatti selvatici, linci... un vero patrimonio.

 
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Riviera Podstrana (Split)


Nel tardo pomeriggio abbiamo raggiunto i nostri appartamenti a Riviera Podstrana (5 km a sud di Spalato).

Il complesso è in corso di restauro: gli appartamenti rinnovati sono molto accoglienti e funzionali:
aria condizionata, televisore con canali satellitari, cambio settimanale di lenzuola e biancheria, etc..
e sono immersi in una piccola pineta abitata da scoiattoli che saltellano tranquillamente tra gli alberi.

Si accede al mare scendendo una scalinata che porta a una spiaggetta solitaria: impagabile!

Siamo stati davvero fortunati, perché il resto della costa a sud di Spalato è molto "disordinato"
e soprattutto si trova a ridosso della statale che, finché non sarà ultimato l'ultimo tratto di autostrada,
in certi orari si trasforma in un unico serpentone di automobili.

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Brela (Riviera di Makarska)


Pochi chilometri a sud, passata la pittoresca (ma trafficata!) Omisj, ha inizio la splendida (ma affollata!) Riviera di Makarska,
incorniciata alle spalle dall'imponente catena del Biokovo

Il primo borgo che si incontra è BRELA. 

Qui il mare è davvero spettacolare e le spiagge sono ben curate e ricche di servizi. 
Il posto ideale per una vacanza... ma magari in settembre!.

 
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Parco Naturale del fiume Krka (Skradin)

Un altro splendido parco naturale è quello che si trova alla foce del fiume Krka, appena a nord di Sibenik.

Dall'abitato di Skradin si risale in battello il fiordo fino alla spettacolare cascata Skradinski Buk, tra le più belle d'Europa.

La visita può proseguire all'interno del parco ed è possibile raggiungere in battello l'isoletta al centro del lago Visovac,
ma noi ci siamo femrati qui, anche perché appena terminato il bagno ai piedi della cascata è subito iniziata
una bella doccia di pioggia...
 
 
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Ristoranti sul mare

Lungo la costa si trovano diversi piccoli ristoranti che offorno scorpacciate di ottimo pesce a prezzi incredibili,
specialmente nelle località meno frequentate dai turisti

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Bol (Isola di Brac)

 
Di fronte a Spalato si trovano due tra le isole più belle: l'isola di Hvar e l'isola di Brac.

Abbiamo deciso di visitare Brac, anche noi attratti dalle riviste turistiche che mettono in copertina la celebratissima spiaggia "Zlatni Rat"
("il corno d'oro"), rinomata per la sua finissima sabbia dorata e per il fatto che le correnti e i forti venti
ne modellano continuamente la forma.

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(immagine della spiaggia pubblicizzata da riviste e agenzie turistiche)

 Ebbene, si tratta di una grande montatura che attira ogni anno folle di bagnanti e numerosi yacht lussuosimmi, tutti ormeggiati intorno al corno.

Il corno però non è di sabbia dorata, ma di sassi bianchi (qui li chiamano più elegantemente CIOTOLI)i, e non ha antiche origini naturali,
ma si è formato a seguito dei lavori di scavo di una cooperativa vinicola che hanno riversato in mare un'enorme quantità di materiale in pietra,
che le correnti, i venti e le onde hanno poi ridotto al piccolo permanente promontorio tanto celebrato.

Il mare è molto bello e trasparentissimo, ma dato il sovraffollamento estivo e la mancanza di vegetazione sottomoarina, non si incontra l'ombra di un pesce!

Il resto dell'isola è affascinante e meriterebbe una visita anche nella parte interna.

Le miniere di pietra bianchissima sono famose per aver fornito il materiale per la costruzione
del Palazzo di Diocleziano a Spalato e della Casa Bianca a Washington D.C.
  

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L'antica Salona (Solin - Split)


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 Un luogo in cui invece non si incontrano turisti, ma piuttosto qualche amante del jogging
e qualche coppietta di anziani a passeggio con il cane,
 è l'antica SALONA, un tempo capitale della provincia romana di Dalmazia,
ma ancor prima fondata intorno al V sec. a.C. dalla tribù illirica dei Delmati.

Divenne ben presto il porto privilegiato dei Delmati che abitavano le regioni dell'entroterra e come tale
conobbe un grande sviluppo commericlae quando nel IV secolo a.C. furono fondate le vicine colonie greche di 
Issa (fondata dai Siracusani di Dionisio sull'isola di Vis) e di Pharos (sull'isola di Hvar),
mentre dall'altra parte del mare nascevano Ancona e Numana, sulla costa italiana. 

Nel 27 a.C. Ottaviano sconfisse le tribù illiriche (Iapodi, Delmati e Pannoni), annettendo l'intera regione allo stato romano,
ma Salona si trovava già da diversi anni sotto l'infulenza culturale e commerciale di Roma, pur popolata da Greci, Delmati, Italici...
Aveva ospitato gli eserciti di Q.Metello nell'inverno del 119 a.C.,
prima delle manovre primaverili contro gli Illiri
e si era schierata dalla parte di Cesare durante la guerra con Pompeo,
guadagnandosi anche per questo il ruolo di Colonia Romana nel 47/48 a.C., con il nome di Martia Iulia Salona.

 

Ai tempi di Augusto (27 a.C.-14 d.C.) e di Tiberio (14-37 d.C.) furono costruite strade importanti attraverso tutta la regione e l'importanza della città
crebbe notevolmente nel periodo di Pax Romana come crocevia di tutti i commerci per terra e per mare.

Al tempo di Marco Aurelio (121-180 d.C.) si rese necessatrio fortificare la città a seguito di una minaccia di infiltrazione delle
tribù germaniche (specie durante la guerra marcomannica), pertanto Salona si munì di nuove mura.

Durante il tempo di Diocleziano (284-305, forse proprio nativo di Salona) a 5 km dalla città venne eretto il sontuoso PALAZZO
nel luogo in cui sarebbe poi sorta l'odierna Spalato. Diocleziano vi trascorse il suo ultimo decennio di vita, dop aver 
riformato l'amministrazione statale introducendo la TETRARCHIA (il governo dei quattro) in cui i 2 "cesari" succedevano ai 2 "augusti"
sul trono imperiale. In quel tempo Salona ottenne il titolo di VALERIA, che era il nome gentilizio dell'imperatore.

Nell'Epistola ai Romani S.Paolo scrive: "...da Gerusalemme e dintorni fino all'Illiria ho portato a termine la predicazione del vangelo di Cristo".
Non si può dire per certo che S. Paolo abbia raggiunto Salona, ma più verosimilmente vi deve aver inviato il discepolo Tito.
Certamente intorno alla metà del III secolo operavano nella tollerante cosmopolita Salona i predicatori di diverse religioni orientali,
tra le quali i Cristiani avevano fondato una comunità organizzata, diretta da episcopi, assisiti da presbiteri e diaconi.
Probabilmente il primo vescovo di Salona fu Venanzo inviato da Roma a predicare in Dalmazia e Pannonia
ai tempi di Valeriano (253-260).

 

Già verso la fine dell'impero di Valeriano iniziarono le prime persecuzioni (Venanzo fu forse uno dei primi martiri),
che si fecero particolarmente crudeli al tempo di Diocleziano. Tra le sue vittime furono Domnio (San Doimo, oggi patrono di Spalato),
Anastasio, Asterio, il diacono Settimio, Antihoaiano, Gaiano, Pauliniano, Telio....

Con l'editto dell'imperatore Galerio emesso a Sardica (odierna Sofia) nel 311, la religione cristiana otteneva il diritto di professione
e, poco più tardi, l'editto di Costantino e Licinio (noto come l'Editto milanese di tolleranza) del 313
le conferiva pari uguaglianza con le altre religioni.

Divenuto religione ufficiale, il cristianesimo convisse a lungo insieme al paganesimo.
Il primo oratorio cristiano fu organizzato in una casa privata. Nelle vicinanze fu presto eretta una Chiesa
che col passare dei secoli si trasformò in un grande complesso ecclesiastico, con due basiliche, battistero e palazzo vescovile.

Nel corso delle penetrazioni dei popoli germanici nella regione, Salona viene conquistata dagli eserciti Ostrogoti.
L'Imperatore Giustiniano (527-565) riesce a riconquistare parte del territorio, tra cui Salona, e fa costruire diverse
fortificazioni (Castra) sulle isole e sulla costa adriatica e tante Chiese nelle città e nei villaggi.

Verso la fine del secolo però l'esercito imperiale dovette impegnarsi in una strenua difesa di Costantinopoli,
in guerra contro i Persiani. Fu così che nel 582 gli Avari conquistarono la città di Sirmio, 
aprendosi la strada verso le parti centrali dell'Illirico, verso la Bosnia e infine la Dalmazia.

Il pericolo incombente costrinse gli abitanti a trasferirsi sia nel vicino palazzo di Diocleziano (ove col tempo fondarono Spalatum),
sia nelle isole vicine (specie a Brac e Hvar). Abbandonato dagli abitanti e isolato, il territorio perse il ruolo centrale
trasformandosi rapidamente in ambiente rurale. La Chiesa salonitana trasferì almeno in parte le sue competenze
ecclesiastiche nella vicina e nuova città: Spalatum.

Oggi è possibile visitare I resti dell'antica città in tutta libertà e a qualunque ora del giorno e della notte:
il foro romano, le basiliche, le necropoli, le terme, il teatro, il grande anfiteatro...

 
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Trogir (Traù)

 

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Altro gioiello, dichiarato nel 1997 Patrimonio dell'Unesco,
si trova a soli 27 km a nord di Spalato ed è uno spettacolo di architetture in pietra bianca, palazzi gotici e rinascimentali.

Sorta in antichità come succursale della colonia Siracusana di Issa (Vis), deve il suo attuale splendore ai 300 anni di
dominazione veneziana, che l'ha trasformata e impreziosita.

Di particolare rilievo la Cattedrale di S. Lovro (S.Lorenzo), la cui costruzione ebbe inizio nel 1123 e si concluse
solo nel secolo successivo, fondendo così lo stile romanico, col gotico veneziano, impreziosito con stilemi rinascimentali..

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Sibenik

 
Sorta all'estremità del fiordo del fiume Krka, è vigilata da 3 fortezze medievali (la passeggiata sulle mura più alte è indimenticabile!).

Durante il dominio veneziano la città prosperò protetta dalle frequenti scorrerie turche.

Splendida la Cattedrale Sv.Jakov (San Giacomo): la parte inferiore è in stile gotico (metà del '400)
e la parte superiore rinascimentale fu ultimata da Giorgio Orsini (Giorgio il Dalmata).

Le spiagge intorno alla città sono irresistibili e il fondale è ricco di branchi di pesci per niente impauriti...

 

Fuori in mare si trova l'arcipelago delle Isole Kornati, "un pugno di macigni lanciati in mare dal cielo,
chissà forse da Dio stesso
", vero paradiso caraibico per i velisti e i sommozzatori

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Spalato - una spiaggia di sabbia!!!

 
L'unica VERA spiaggia di VERA sabbia l'abbiamo trovata a Spalato, a 10 minuti a piedi dal centro della città,
popolatissima di bambini che possono finalmente correre felici per decine di metri in un'acqua limpidissima. 

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Spalato - il Palazzo di Diocleziano


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Meta di tante passeggiate serali, ennesimo patrimonio dell'umanità (UNESCO),
è il palazzo imperiale meglio conservato al mondo,  pienamente inglobato nella vita della città.


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Pula (Istria)


Durante il lungo viaggio di ritorno abbiamo deciso di percorrere tutta la penisola istriana per visitare Pula...
...abbiamo fatto benissimo!!

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Portoroz (Slovenia)


Ultima tappa del viaggio di ritorno, un bagno e una cenetta in Slovenia, per constatare che
la spiaggia è attrezzata a livelli romagnoli, ma il mare sembra un brodino di alghe...

...meglio le selvagge spiagge croate!!  
 

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